OldWildWeb Logo

Caricabatterie non collegato consuma

Tenere un caricabatterie sempre collegato alla presa consuma energia?

Tenere sempre collegato caricabatterie consumo corrente
Tenere sempre un caricabatterie collegato consuma energia? In questo articolo faremo dei conti per farvi scoprire quanto vi costa tenere sempre collegato un caricabatterie

Tenere un caricabatterie collegato consuma?

Una delle domande più frequenti degli utenti riguarda il consumo energetico dei caricabatterie che vengono lasciati collegati ad una presa elettrica anche quando non vengono utilizzati per ricaricare le batterie dei propri smarphone, portatili, tablet e più in generale di ogni dispositivo elettronico a batterie.

Sul web circolano molte informazioni imprecise al riguardo, dunque iniziamo con il descrivere una piccola formula per ricavarci semplicemente la potenza elettrica:

P = V*I

Questa formula si traduce come P = potenza (l’unità di misura che il contatore calcola per i costi sulla bolletta) è uguale alla tensione espressa in volt V moltiplicata per la corrente I.

Nei caricabatterie la tensione espressa in volt è fissa e questo dipende dal tipo di caricabatterie ma in genere per uno smartphone sarà di 5 volt, mentre I è la corrente che scorre con una certa intensità ma se e solo se viene collegato il telefonino/dispositivo in carica, quindi praticamente a telefonino scollegato la corrente non scorrerà, di conseguenza il caricabatterie non consumerà corrente (eccetto per una piccolissima dispersione che descriveremo meglio in seguito).

Osservazioni: collegando un caricabatterie senza carico ad uno strumento che misura il consumo in watt si nota che lo strumento non riesce nemmeno apprezzare il consumo mostrando zero sullo schermo, il consumo tende quindi a zero.
Ovviamente usando degli strumenti di precisione si riuscirà a scoprire qual’è il consumo a vuoto, sarà qualcosa nell’ordine di 1, 2 decimi di watt.

Tralasciando quindi la dispersione del caricabatterie dunque appare chiaro che così come una presa dove non è connesso niente allora anche un caricabatterie dove non è connesso niente non consuma niente, questa è l’approssimazione più corretta da considerare ed è la risposta alla vostra domanda.

Adesso torniamo alle dispersioni, un caricabatterie è un dispositivo che come prima cosa converte una corrente alternata da 220v a 5 vdc (nel caso di caricabatterie di smartphone classici) ovvero 5 volt in corrente continua.

Per effettuare questa conversione entrano solitamente in gioco dei circuiti che si basano sul funzionamento switching che è una tecnica piuttosto efficiente caratterizzata da dispersioni minime rispetto come avveniva in passato tramite la tecnica dei i trasformatori.
Dunque i circuiti di switching sono efficienti è lo sono ancora di più quando in uscita dal circuito non è connesso niente, di conseguenza anche le dispersioni dovute ad inefficienze del il caricabatterie sono irrisorie.

ES di calcolo dei consumi:
Se anche il caricabatterie fosse particolarmente esoso consumando 0.3 watt/h a vuoto (caso irrealistico), facendo un rapido calcolo ci convinciamo che il consumo annuo sarebbe di : 24*365*0.3 = 2628W che equivalgono in euro a circa 25/30 centesimi.

Per contabilizzare il costo di mantenere sempre connesso a vuoto un caricabatterie per un anno intero potete considerare nella peggiore delle ipotesi il costo di un caffè, ma questa è una cifra che tende all’esagerazione, più verosimilmente il risparmio di non tenere un caricabatterie sempre collegato è di 20 centesimi l’anno, del tipo che meglio pagarli ed evitarsi la scocciatura di dover sempre fare attacca e stacca il caricabatterie dalla presa.

Qui qualcuno potrà obiettare dicendo che in casa magari vi sono più di un caricabatterie sempre collegati, ma anche in questo caso nella peggiore delle ipotesi si spenderanno pochissimi euro l’anno, 2 o forse 3 quindi anche essendo rigorosi e scollegandoli sempre se non in uso questo con comporterà un risparmio di poco e niente nell’arco di un anno.




Tenere sempre collegato caricabatterie consumo corrente